Quando un paziente riceve la diagnosi di parodontite, la prima domanda che mi pone è sempre: “Dottore, si può curare?”. La risposta è sempre sì: la parodontite è curabile e trattabile in ogni stadio. Quello che cambia è la complessità del trattamento necessario. Il mio obiettivo, come parodontologo, è arrestare la progressione della malattia e, quando possibile, rigenerare i tessuti danneggiati. Esistono diversi approcci terapeutici, dall’igiene dentale professionale alle tecniche chirurgiche avanzate, e la scelta dipende dallo stadio della malattia.
Igiene dentale professionale e pulizia domiciliare rigorosa
Il primo passo è una diagnosi accurata, che comprende l’esame clinico dei tessuti gengivali, la misurazione delle tasche parodontali, tramite una procedura chiamata sondaggio, e radiografie mirate per valutare lo stato dell’osso. Solo dopo aver compreso l’entità del problema posso pianificare il trattamento più appropriato.
Negli stadi iniziali, una seduta di igiene dentale professionale approfondita è il trattamento d’elezione. Questa procedura, considerata il gold standard della prima fase della terapia parodontale, rimuove placca e tartaro sia sopra che sotto il bordo gengivale, trattando accuratamente anche le superfici delle radici dei denti ed eliminando i batteri dalle tasche gengivali. In molti casi, questo è sufficiente per controllare l’infiammazione e ridurre la profondità delle tasche parodontali. Tuttavia, il successo del trattamento dipende principalmente dalla collaborazione del paziente a casa, nel controllo dell’infezione, e nel modificare i fattori che influenzano la malattia. Insisto sempre sull’importanza di:
- Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con tecnica corretta
- Utilizzare quotidianamente filo interdentale o scovolini
- Usare eventualmente collutori specifici consigliati dal dentista
- Cercare supporto per smettere di fumare o per lo meno ridurre il fumo
- Seguire scrupolosamente il calendario delle sedute di mantenimento
Senza un’igiene domiciliare costante, anche il miglior trattamento professionale rischia di non dare risultati duraturi.
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Terapia antibiotica e chirurgia negli stadi parodontali più complessi
Nei casi di parodontite avanzata, in pazienti selezionati può essere utile integrare l’igiene dentale professionale con una terapia antibiotica sistemica. Studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia degli antibiotici per via orale in specifiche situazioni cliniche, ma non sono indicati per tutti. La prescrizione viene valutata attentamente caso per caso.
Negli stadi più complessi, con tasche parodontali profonde o significativa perdita ossea, può essere necessario un intervento chirurgico. Le tecniche che utilizzo più frequentemente includono:
- Chirurgia resettiva: per eliminare le tasche e facilitare l’igiene
- Chirurgia rigenerativa: per rigenerare l’osso e i tessuti di supporto del dente con biomateriali specifici (membrane, innesti ossei, fattori di crescita)
- Innesti gengivali: per coprire le recessioni e proteggere le radici esposte
Gli interventi si eseguono in anestesia locale, garantendo una guarigione confortevole per il paziente.
Perché non utilizzo il laser nella mia pratica clinica
Molti pazienti mi chiedono informazioni sulla terapia laser per la parodontite, spesso dopo aver letto articoli online o visto pubblicità. È importante essere trasparenti: il laser può offrire vantaggi come la riduzione della carica batterica nelle tasche e un minor disagio durante la procedura.
Sebbene le evidenze scientifiche dimostrino che il laser, utilizzato in aggiunta all’igiene dentale professionale, possa apportare benefici clinici a breve termine, in particolare nella riduzione della profondità delle tasche parodontali, gli studi a lungo termine indicano che questi vantaggi tendono a diminuire nel tempo. Infatti, i risultati ottenuti a sei-dodici mesi sono simili a quelli raggiunti con il trattamento tradizionale.
Per questo motivo, ho deciso di non utilizzare il laser nella mia pratica clinica. Preferisco concentrarmi su trattamenti con un’efficacia consolidata nel lungo periodo, come l’igiene dentale professionale accurata e, quando necessario, la chirurgia parodontale. Questi approcci, supportati da decenni di ricerca scientifica, offrono risultati prevedibili e duraturi.
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La parodontite è sempre curabile, a prescindere dallo stadio. Ovviamente, una diagnosi precoce semplifica il trattamento. Per questo motivo, sottolineo sempre ai miei pazienti l’importanza della prevenzione e dei controlli regolari. Intervenire tempestivamente significa affrontare terapie meno complesse e mantenere i denti sani per tutta la vita.
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